Il ministro Passera in commissione trasporti
Giovedì
21 giugno il Ministro Corrado Passera si è presentato alla Camera dei
deputati in commissione trasporti a riferire sul caso poste. Su Reuters
si trova parte del suo intervento: dopo aver parlato di come Poste sia
stata brava a reinventarsi nel tempo, diventando leader in molti
servizi, affronta la questione esuberi ed appalti:
"Non
ci sono in programma esuberi o licenziamenti, su questo vigileremo.
Tutto quanto si sta creando di esubero interno, viene per ora inteso
riassorbito, ma pensare di riassorbire anche il personale degli appalti è
molto molto difficile", ha esordito il ministro.
Passera,
rispondendo alle domande di alcuni parlamentari che chiedevano maggiore
liberalizzazione nei servizi, ha spiegato di non "essere dello stesso
avviso circa la necessità ulteriori liberalizzazioni. Dobbiamo tenere
quello che rende all'interno, sia pure rispettando le direttive europee,
altrimenti il costo del servizio universale aumenta"
Quindi:
nessun dipendente di Poste verrà licenziato, ma è folle pensare a un
riassorbimento del personale degli appalti, come teorizzare la
liberalizzazione del mercato postale (che, sottolineo, per un paio di
giorni era stata promossa proprio da lui all'interno del decreto
liberalizzazioni).
Non
mi sorprende l'intervento, quanto una semplice formalità: ad oggi
nessuno di noi ha chiesto di essere assunto da Poste. Noi vogliamo fare
il nostro lavoro, svolgerlo all'interno delle "nostre" aziende,
chiediamo dei bandi di gara differenti.
Ho scritto con questo piccolo dilemma all'on.Silvia Velo, che mi ha girato il suo comunicato stampa:
Poste: Velo (Pd), confermate nostre preoccupazioni dopo audizione di Passera
Si apre un problema sociale: il governo lo affronti“L’audizione
del ministro Corrado Passera conferma le nostre preoccupazioni sul
futuro di Poste Italiane: in seguito al piano di ristrutturazione si
apre un problema sociale che il governo deve affrontare”. Lo afferma
Silvia Velo, deputata del Pd e vicepresidente della Commissione
Trasporti di Montecitorio, dopo l’audizione del ministro dello Sviluppo,
Corrado Passera.
“Abbiamo
chiesto al ministro – spiega Velo - quale sarà il futuro dei lavoratori
di Poste italiane e del servizio offerto dall’azienda che appare sempre
meno efficiente, come confermano le numerosissime segnalazioni e
denunce di cittadini. La risposta è stata che il governo sostanzialmente
condivide il piano di ristrutturazione annunciato da Poste Spa. Il
ministro, tuttavia, rassicura sul fatto che non ci saranno licenziamenti
ma ricollocazioni per i dipendenti mentre nessuna garanzia può essere
data per chi lavora nelle aziende appaltanti, così come non c’è certezza
per alcuni centri di movimentazione: quello di Pisa, ad esempio,
rischia la chiusura. Non possiamo perciò non confermare le nostre
preoccupazioni e chiedere al governo – conclude Velo - di farsi carico
del problema sociale che sta per aprirsi in seguito al piano di
ristrutturazione”.
Roma, 21 giugno 2012
da Truppedappalto
Nessun commento:
Posta un commento