giovedì 4 ottobre 2012

Poste, 2mila rischiano il posto. Toscani: «Padroni incompetenti»




Da luglio 2012 Poste italiane ha iniziato l’opera di «razionalizzare» che tocca da vicino duemila “non-postini”, ovvero i lavoratori dei servizi esterni, i cosiddetti appalti postali che rischiano il posto. Pubblico ne aveva già parlato e adesso anche il fotografo Oliviero Toscani lancia un appello per loro, un appello che è anche un duro attacco a chi per anni ha gestito le Poste, che proprio in questi giorni hanno deciso una tiepida apertura a una trattativa:
«Un Paese non può funzionare se le sue Poste non funzionano e l’Italia è sempre stata famosa per avere delle Poste molto scarse. Non ci si fidava delle Poste come del governo», afferma Toscani. «Un Paese rispecchia i padroni che ha avuto».
E ancora: «Adesso però siamo in una situazione di emergenza di lavoro, il problema è aver avuto una dirigenza incapace e incompetente e adesso ci troviamo con tantissime persone, migliaia di persone in cassa integrazione».
Perché tutte queste persone in cassa integrazione? Secondo Toscani la ragione è una sola: «La cecità e l’incompetenza di chi ha gestito le Poste».

da Pubblico giornale

Lettera al Sindaco di Palermo

All’ On.le Prof. Leoluca Orlando
                             Sindaco di Palermo

   Ill.mo Signor Sindaco,
la sensibilità che lei ha sempre dimostrato nei confronti del mondo del lavoro e l’interessamento altre volte in aiuto dei lavoratori delle Agenzie di Recapito di Palermo, mi permette di sottoporle il momento delicato che sta interessando il nostro settore.

La drastica riduzione dei contratti di appalto affidati da Poste Italiane alle Agenzie di Recapito, a livello Nazionale, ha comportato una notevole riduzione dei relativi importi, che dal 2007 ad oggi, si sono ridotti da circa 70 milioni di euro annui, passando dai 40 milioni del 2009, a soli 28 milioni di euro, con la recente emissione dei nuovi bandi di gara . E’ incomprensibile la scelta di Poste italiane spa, di tagliare personale e servizi esterni, invece di avere un occhio di riguardo all’occupazione. Dal 2001, Poste Italiane esternalizzava il servizio per il recapito delle raccomandate, prima tramite affido, per salvaguardare e garantire i livelli occupazionali delle ex concessionarie, successivamente con gare di appalto, dando la possibilità di un lavoro stabile  ad otre 3000 persone in tutta Italia. I nuovi bandi di gara presentati il 20 aprile scorso, ridurranno i lotti territoriali da esternalizzare da 91 a 41, ed in questi il carico di lavoro sarà diminuito di circa il 30%, comportando un taglio occupazionale complessivo in questi 5 anni, di circa 2000 lavoratori del settore. Tutto questo nonostante Poste , sia un’azienda ad azionario statale, con un bilancio in attivo, nel 2011, di 846 milioni di euro. Poste opera in un mercato ”drogato”, dove non esiste concorrenza,( non essendo propriamente  liberalizzato). Opera da ex monopolista e sfrutta il suo profilo pubblico (non pagando l’IVA ed usufruendo di altre agevolazioni), ed il suo profilo privato, tagliando senza rendere conto a nessuno. Per quanto riguarda questa vicenda, sono state presentate alcune interrogazioni Parlamentari,(che aspettano risposta), e due risoluzioni in commissione trasporti, (da calendarizzare), a nome dell’ On. Velo(PD) e dell’On. Monai (IdV). Il continuo comportamento sleale di Poste italiane, che persiste nella sua posizione dominante di ex monopolista, condanna  tutto il settore ad una lenta agonia. Per quanto riguarda Palermo, già dal 2007 con l’Agenzia Lampo, e nel 2008 con l’Agenzia Fulmine, a seguito della chiusura delle suddette aziende, ci siamo ritrovati circa 50 lavoratori, che abbiamo usufruito di ammortizzatori sociali ex legge 223/91 ed attualmente in deroga in attesa di occupazione. Occorre evidenziare, che Poste Italiane ha l’obbligo, imposto dalla legge 261/99 e dall’accordo Memorandum del 2007 siglato tra Ministero ed Agenzie di Recapito, di garantire i livelli occupazionali delle ex concessionarie. Sulla base di quanto sopra, gli appalti dovrebbero tenere conto del numero di lavoratori espulsi dalle aziende precedenti che allo stato attuale non hanno trovato nessuna collocazione. Invece le gare vengono bandite  con forte sconto e fatte a ribasso. Ciò determina l’impossibilità delle nuove aziende che si aggiudicano l’appalto, a potere garantire tutti i livelli occupazionali esuberati e fra l’altro, spesso ricorrono a lavoro nero per poter rientrare nei parametri di spesa.

Chiediamo il  Suo autorevole intervento nei confronti del Ministero e nei confronti dei responsabili aziendali di Poste, affinchè nel tavolo delle trattative, voluto dalla Slc-CGIL Nazionale, unica sigla sindacale che sta sostenendo questa causa, si chieda e si ottenga il secondo lotto pre esistente a Palermo, per soddisfare le esigenze dei lavoratori delle ex concessionarie, a garanzia degli accordi di legge.

Restiamo a Sua disposizione per tutte le iniziative che Vorrà intraprendere a sostegno della nostra lotta.        

I lavoratori delle Agenzie Recapito Ex concessionarie.

Palermo 01/10/2012

Margherita Hack con le truppe d'appalto




Margherita Hack parla un linguaggio comune, umano, al telefono. Sono parole semplici, chiare, che mostrano la semplicità dei fatti. Punta il dito verso la mancanza di pianificazione che ha lasciato 2000 persone senza lavoro, una mancanza di lungimiranza proveniente da un uomo, A.d. di Poste, che percepisce uno stipendio di 1,5 milioni di euro annui, è un dato che ci fornisce blitzquotidiano: http://www.blitzquotidiano.it/economia/manager-pubblici-tetto-stipendi-rai-1126761/ e che, udite udite, è pari a circa cinque volte il compenso del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama (dati del 2009, ce li fornisce il Giornale: http://www.ilgiornale.it/news/ecco-tutti-stipendi-dei-manager-pubblicibefera-prende-pi.html). E non credo abbia da affrontare questioni più delicate, Massimo Sarmi, e, forse, se non è chiedere troppo, con quel compenso annuo non sarebbe proprio sbagliato chiedere un minimo di pianificazione che garantisse i livelli occupazionali. Se non è chiedere troppo. 

da Truppedappalto